I DCA sono patologie complesse ed emergenti che rappresentano un vero problema sociale, dato che investono aspetti molto importanti della vita dell'individuo: la propria immagine corporea, il proprio rapporto col cibo e tutto ciò porta inevitabilmente a conseguenze anche drammatiche sul piano familiare e sociale.
Rappresentano il tentativo di usare l’assunzione del cibo ed
il controllo del peso per risolvere conflitti emotivi non evidenti o difficoltà
che di fatto non hanno nulla a che vedere con il cibo ed il peso. Sono
una soluzione esteriore e concreta ad una inquietudine interna. Sono
quindi solo la punta dell’iceberg: il cibo
viene usato come tentativo di soluzione di problemi legati alle emozioni e alle
relazioni.
La pubertà, con tutte le preoccupazioni che il cambiamento
del corpo implica è un periodo estremamente delicato. I cambiamenti fisici sono accompagnati da ansia circa il
comportamento, il confronto con gli altri e le aspettative sul futuro. Le espressioni d’indipendenza e di
affermazione di identità personale sono normali, sono un modo per esercitare un
qualche controllo sulla propria vita (che si apre invece all’incertezza) e dare
un senso di adeguatezza ed autoefficacia.
Alcuni giovani cercano il
controllo esercitandolo su ciò che mangiano: la
restrizione alimentare sembra un segno di buon controllo e d’espressione
di sé. Sembra che non ci sia nessun
altro ambito in cui possano esercitare un controllo allo stesso modo. All’inizio
possono ricevere dei complimenti sul loro modo sano di mangiare o sul fatto di
fare più esercizio fisico del solito. Possono perdere un po’ di peso ed
accorgersi dei complimenti delle persone sul loro aspetto o della gelosia delle
loro amiche. La sensazione di benessere che
consegue alla perdita di peso e il senso di controllo che produce
inducono a continuare la dieta.
La malattia è un mezzo per
restare o ritornare bambini, in una situazione “protetta” sia sul piano fisico
sia su quello affettivo, cognitivo e sociale.
Comportamenti anoressici e
bulimici possono combinarsi e succedersi gli uni agli altri sia per la scelta
di un codice di espressione del malessere psichico legato all’atto alimentare,
sia per l’instaurarsi di un circolo vizioso:
Dott. Paolo
Bianchini
Referente
Nutrizione Umbria ONB
Master di II Livello: "La Celiachia: dalla clinica al management"
www.bianchinidottpaolo.com
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