lunedì 14 maggio 2012

Cominciamo quest'avventura chiarendo cosa vuol dire realmente prevenzione, in modo da comprenderne fino in fondo l'importanza cruciale per tutti noi. La prevenzione è l'insieme delle azioni finalizzate a ridurre la probabilità che si verifichino eventi indesiderati. Gli interventi di prevenzione hanno lo scopo di eliminare, o almeno ridurre, la probabilità di subire danni. Tutto questo si traduce, in ambito sanitario, nel mantenimento di un buono stato di salute.
Ma  cosa vuol dire essere in salute? La salute è un concetto globale che non significa solo "assenza di malattia", ma implica anche un benessere a livello psicologico e sociale della persona. Capite benissimo come in questo concetto l'Alimentazione sia un pilastro fondamentale. "Dieta" infatti non significa "programma per perdere peso", ma "stile di vita", secondo il concetto globale che abbiamo detto. E allora, quali sono le regole per un corretto stile di vita? Per un corretto stile di vita, dobbiamo seguire il più possibile queste 10 "Regole d'Oro", cercando di cambiare il nostro stile di vita. E' sufficiente correggere anche 1 solo fattore di rischio (come per esempio, smettere di fumare) per ridurre concretamente il rischio di insorgenza di importanti patologie.
Ecco le 10 Regole d'Oro:
1.      Mantenersi magri per tutta la vita. Di tutti i fattori nutrizionali che si sono dimostrati associati a un maggior rischio di importanti patologie (malattie cardio-vascolari e tumori), quello più solidamente dimostrato è il sovrappeso: le persone sovrappeso o obese si ammalano di più di tutti i più importanti tumori, vanno più soggetti a ipertensione, diabete, ipercolesterolemia, infarto e ictus. Per conoscere se il proprio peso è corretto bisogna calcolare l’indice di massa corporea (IMC = peso in Kg diviso per l’altezza in metri elevata al quadrato) che dovrebbe rimanere fra 21 e 23 kg/m2.

2.      Mantenersi fisicamente attivi tutti i giorni. La vita sedentaria oltre ad essere una causa importante di obesità, può favorire l’insorgenza di tumori anche indipendentemente dall’obesità: è stato evidenziato che le persone sedentarie si ammalano di più di tumori. Ma quanta attività fisica è consigliato svolgere? In pratica è sufficiente un impegno fisico pari a una camminata veloce per almeno mezz’ora al giorno; successivamente, man mano che ci si sente più in forma, sarebbe utile prolungare l’esercizio fisico fino ad un’ora o praticare uno sport o un lavoro più impegnativo.

3.      Limitare il consumo di alimenti ad alta densità calorica ed evitare il consumo di bevande zuccherate. Per la prevenzione dell’obesità è fondamentale eliminare dalla quotidianità i cibi ad alta densità calorica, cioè quelli ricchi di grassi e di zuccheri, come ad esempio quelli proposti nei fast food. Sono generalmente ad alta densità calorica anche i cibi industrialmente raffinati, magari precotti e preconfezionati (snack, merendine, prodotti dolciari). È importante notare la differenza fra “limitare” ed “evitare”. Se occasionalmente possiamo consumare un cibo molto grasso o zuccherato, l’uso di bevande zuccherate è invece da evitare, anche perché forniscono abbondanti calorie senza aumentare il senso di sazietà.

4.      Basare la propria alimentazione prevalentemente su cibi di provenienza vegetale, con cereali non industrialmente raffinati e legumi in ogni pasto e un’ampia varietà di verdure non amidacee e di frutta. Sommando verdure e frutta sono raccomandate almeno cinque porzioni al giorno. Sarebbe anche consigliabile consumare verdura e frutta di stagione e notare che fra le verdure non devono essere contate le patate. La protezione da verdura e soprattutto da frutta sarebbe evidente per i tumori legati al tabacco quali quelli delle prime vie aeree, polmone ma anche esofago e stomaco, mentre minore sarebbe l’effetto sui tumori della mammella, dell’ovaio e della prostata. Probabile è anche la protezione da alimenti vegetali ricchi in fibre per i tumori dell’intestino. Una dieta basata sul consumo di cibi prevalentemente vegetali e poco raffinati aiuta anche il mantenimento di un corretto peso corporeo.

5.      Limitare il consumo di carni rosse ed evitare il consumo di carni conservate. Le carni rosse comprendono le carni bovine, compreso il vitello, ovine e suine. Per chi ne fa consumo la raccomandazione è di non superare i 500 grammi alla settimana. È importante notare la differenza fra il termine “limitare” (per le carni rosse) ed “evitare” (per le carni conservate, comprendenti ogni forma di carni in scatola, salumi, prosciutti, wurstel), per le quali non si può dire che vi sia un limite al di sotto del quale probabilmente non vi sia rischio. Il consumo di carni rosse, e soprattutto quello di carni conservate, è associato al tumore dell’intestino, ma probabilmente anche ai tumori dello stomaco, e sospettato per i tumori dell’esofago, del pancreas, del polmone e della prostata, oltre che ad un aumento del rischio di infarto e ictus.

6.      Limitare il consumo di bevande alcoliche. Il consumo di bevande alcoliche è associato ai tumori del cavo orale, della faringe, della laringe, dell’intestino, del fegato e della mammella. Per chi ne consuma, la quantità raccomandata è pari ad un bicchiere di vino al giorno per le donne e due per gli uomini. La quantità di alcol contenuta in un bicchiere di vino è pari circa a quella contenuta in una lattina di birra e in un bicchierino di un distillato o di un liquore. Questa raccomandazione tiene conto dell’effetto protettivo di moderate dosi di alcol nei confronti delle patologie cardio-vascolari.

7.      Limitare il consumo di sale e di cibi conservati sotto sale. Il consumo elevato di sale e di cibi conservati sotto sale risulta associato al cancro dello stomaco. La raccomandazione è di non superare i 5 grammi al giorno. Evitare cibi contaminati da muffe (in particolare cereali e legumi). Importante è assicurarsi del buono stato di conservazione dei cereali e dei legumi che si acquistano, ed evitare di conservarli in ambienti caldi ed umidi. Il consumo di alimenti contaminati da muffe risulta un importante fattore di rischio per i tumori dello stomaco.

8.      Assicurarsi un apporto sufficiente di tutti i nutrienti essenziali attraverso il cibo. Di qui l’importanza della varietà della propria dieta. L’assunzione di supplementi alimentari (vitamine o minerali) per la prevenzione dei tumori è ad oggi, sulla base degli studi scientifici prodotti, sconsigliata.
9.      Allattare i bambini al seno per almeno sei mesi. Questa raccomandazione, oltre che per i chiari benefici del latte materno sul bambino, deriva dalla convincente protezione legata all’allattamento nei confronti dei tumori della mammella che rappresentano i tumori femminili ormono-dipendenti più frequenti.
10.  Non fare uso di tabacco.

Queste Regole vengono dal documento del Fondo Mondiale per la Ricerca che, nel 2007, le ha elaborate a partire da tutti i lavori più importanti del settore. E' su queste 10 Regole d'Oro che si fonda ogni mio intervento di Nutrizionista: la dieta viene costruita in amniera personalizzata in base alle esigenze del singolo Paziente, e sulla necessità di trattare eventuali patologie già presenti e diagnosticate da un Medico.


Sono sempre a Vostra disposizione e se volete potete contattarmi con ogni mezzo:

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Facebook: Paolo Bianchini Biologo Nutrizionista

Grazie per la Vostra attenzione e a presto!

Dott. Paolo Bianchini

2 commenti:

  1. Gentile dott. Bianchini, le chiedo un suo parere: come mai abbiamo di solito un rapporto così poco equilibrato con il cibo? Si tratta solo di cattiva educazione alimentare, che si sviluppa di solito in tenera età, o ci sono dei bisogni inconsci che il cibo va a soddisfare e sui quali abbiamo poca capacità di gestione?
    Grazie per la cortese risposta e in bocca al lupo per il suo Blog!

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  2. Carissima, purtroppo nessuno sa dire perchè si sviluppano questi alterati rapporti col cibo. Si possono solo fare ipotesi e cercare qualche collegamento con alcuni tratti della personalità e della vita della persona. Senza andare (per ora, magari ne parleremo successivamente) sui disturbi del comportamento alimentare, anche la cattiva educazione alimentare e il cattivo concetto di "dieta" ci mettono lo zampino. Oggi, sempre più spesso la dieta è inteso come rimedio dell'ultima ora per depurarsi, contro la cellulite, contro il colesterolo, l'ipertensione, il grasso addominale, volendo intervenire contro tutto questo in una settimana o anche in un mese.
    Prevenzione, come dice la parola stessa, significa "intervenire prima", per cui prima si comincia e meglio è, e più a lungo si prosegue meglio si vivrà. La poca capacità di gestione deriva in parte dalla necessità di evadere da uno schema alimentare rigido (il che è anche giusto, dato che cibo è piacere), ma è necessario ricordare che queste eccezioni rendono più gradevole la vita solo se sono davvero eccezioni e non la regola del nostro stile di vita.
    Spero di averla soddisfatta!

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